12 dicembre 2013

CONVEGNO: IL MISTERO DEL MALE ED IL MINISTERO DELL'ESORCISTATO SECONDO LA TEOLOGIA CATTOLICA


Venerdì 22 Novembre, organizzato dal Lions Club Montecatini Terme, si è svolto un incontro a carattere teologico-culturale su una delle tematiche più suggestive, coinvolgenti e di grande attualità in questa società continuamente combattuta tra la ricerca del bene ed il quotidiano e il reiterato scontrarsi con il male, in tutte le sue manifestazioni, sempre vinto ma comunque riemergente. 
All' Hotel Tettuccio, credenti e non credenti, si sono trovati a confrontarsi con Padre Stefano Bertolini, della Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri, teologo, specializzato in liturgia pastorale, dottorando in teologia sacramentale, filosofo, docente e che da alcuni anni pratica il ministero dell’esorcistato, su nomina pastorale del Vescovo di Prato.
Il padre ci ha raccontato, nelle sua presentazione storico-culturale con ampie citazioni da testi religiosi e non, il mistero del male, inteso non come concetto astratto ma come presenza fisica e reale nella vita di tutti i giorni, che si incarna in Satana e negli altri angeli che l'hanno seguito nella ribellione contro Dio.
Gli angeli ribelli, in contrasto con Dio, ma espressione del libero arbitrio da Lui voluto, e in continua ricerca del dominio sull'uomo e dell' opposizione a Cristo, il Redentore, che libera dal peccato originale col Battesimo e che prepara la strada della salvezza .
A questo male reale e tangibile, che spesso prende possesso dell' uomo, si oppone con forza il ministero dell' esorcistato, in imitazione della missione propria di Cristo, cioè cacciare il maligno nel senso più ampio e profondo. Il padre Bertolini, con una “razionalità-illuministica”, ha raccontato anche alcune sue esperienze, spiegando in modo puntuale la realtà della propria missione: “la paura è in tanti ’uomini che temono di perdere la loro sicurezza se, in chiave di un possibile avvicinamento alla fede, mettessero in dubbio le proprie convinzioni eterogenee, per farsene una ragione specifica e più comoda”. 
Tante le persone che vengono a chiedere aiuto, spesso per situazioni riconducibili a problemi fisici e psichiatrici, e qui sta la grande difficoltà per l'esorcista di interpretare i sintomi ed i segnali, abilità che solo l' esperienza può dare. Altre volte, tuttavia, non ci si sbaglia ed è certa la presenza della forza del male, che si manifesta in tanti modi, qualcuno subdolo come sa essere il maligno e qualcuno sconvolgente ed inquietante. E a questo punto, per la collaborazione di medici onesti (e ce ne sono tanti) che riconoscono la loro impossibilità terapeutica, non rimane che la pratica dell'esorcismo, spesso difficile, faticosa e lenta, ma l' unica in grado di espellere il maligno dal corpo e dalla mente del posseduto e ridare quella pace, libertà e benessere fisico che la persona aveva perso. 
Questo il contenuto a grandi linee della presentazione di don Bertolini, che è stata seguita con grande attenzione dal pubblico presente, che poi si è espresso con tanti interventi e domande di chiarimento, anche di particolare spigolosità sui vari aspetti della pratica esorcistica. 
Un convegno quindi dal tema complesso e delicato, ma che ha favorito riflessioni e considerazioni sul rapporto fede-ragione, superstizione e scienza, ignoranza e fanatismo, gestito comunque con estremo equilibrio ed occhio attento alla sensibilità di credenti e non credenti da padre Bertolini.
Per concludere, non si può che citare le parole usate da Orazio Bertelli, Presidente del Lions Club Montecatini Terme, durante la presentazione su padre Stefano Bertolini, citando due opposti modi di pensare di due grandi filosofi: il razionale Emanuel Kant ed il frate domenicano San Tommaso d'Aquino. Kant , nella Critica alla Ragion Pura, sosteneva "Sapere Aude", cioè "abbi il coraggio di servirti della tua intelligenza", di sperimentare il vero attraverso la scienza.
Tommaso d'Aquino,invece riteneva nella sua Summa Theologiae che: l' intelligenza è l'effetto di una causa che in essa trova il suo principio e la sua prima cinetica sul tracciato di una verità non contesa.
Un bel convegno che lascia quindi tanti motivi e temi di riflessione sia a chi fa della fede la sua ragione, sia a chi fa della ragione la sua fede.