
Il Presidente Orazio Bertelli, ha introdotto l'annata con un sentito discorso che quì riportiamo a grandi linee.
"In questa serata così significativa, perchè segna l’apertura della 59° annata Lionistica del nostro Club, nel bello scenario di questo “lido”, desidero innanzitutto salutare e dare il benvenuto alle Autorità Lionistiche e Civili intervenute , ai carissimi Soci ed alle loro Gentili Consorti insieme ai graditissimi ospiti.
Nel momento in cui inizio il mio percorso sono pronto pronto a servire ed a garantire quella continuità d’intenti e di scopi che ci hanno portato negli anni a dare prova di grande consistenza Umana e Sociale con le nostre iniziative. Per questo voglio ringraziare il Past President Paolo Gangemi, oltre a tutti Voi, per quanto compiuto lo scorso anno nel condurre importanti manifestazioni, come il convegno sulla “violenza femminile”ed il gemellaggio con Taormina.
Quest’anno con impegno e dedizione, ma soprattutto con l’aiuto e l’amicizia Vostra, opererò per sviluppare sempre più in ognuno di noi quel senso di Solidarietà e di Collaborazione imprenscindibili affinchè i nostri intenti possano essere realizzati con cura e diligenza: “Concordia parvae res crescunt, discordia maxumae dilabuntur” (Con la concordia le piccole cose crescono, con la discordia le più grandi sfumano), affermava lo storico latino Sallustio. Con questo proposito vorremo interagire con gli altri club e con il distretto, ma soprattutto cercheremo di essere più vicini alle esigenze del nostro territorio, portando solidarietà e beneficio là dove c’è maggior bisogno. Oggi,infatti, forse più che mai siamo chiamati ad aprire orizzonti di futuro, a liberare gli “enzimi”che vivificano il sistema in cui è articolata la comunità di noi cittadini, separando e distinguendo le spinte innovatrici da quelle contrarie e distruttrici (sfavorevoli). Bisogna, pertanto, assumere la giusta cadenza del tempo,come nella musica, sapendo programmare ogni giorno quello che va fatto in quel giorno, per suggerire e organizzare una storia migliore,che è paradigma del nostro cammino, del noi essere uomini, protagonisti della storia: “Historiae certi, non traditi”, diceva Tacito,”bisogna essere noi a fare, a certificare la storia, non solo ad esserne eredità” A questo punto vorrei concludere questo mio intervento, prendendo in prestito due espressioni che hanno contribuito a tracciato il mio percorso lionistico e non solo: una da Cesare Dami, l’altra da Carlo Bosi. “Servire con gioia”, che è la sostanza della nostra etica; e “Gli amici sono sempre sotto le stesse stelle”, che è la morale del nostro essere lions.
Grazie e auguro a Voi tutti un buon inizio della Nostra 59° Annata Lionistica."
